Network Anticorruzione
Con la decisione della Conferenza dei Direttori di Area n. 32 del 14.10.2013, confermata dal Piano Triennale della Prevenzione della Corruzione - PTPC 2014-2016 adottato con Deliberazione di Giunta regionale n. 66/2014, la Regione Puglia ha istituito una struttura di raccordo tra i Responsabili anticorruzione degli Enti e delle Agenzie che fanno parte della rete istituzionale pugliese.
Tale organismo, denominato "Network Regionale dei Responsabili della Prevenzione", è stato istituito per soddisfare, da un lato, l'esigenza di un coordinamento ai fini della redazione dei Piani da parte di Enti e Società della rete istituzionale; dall'altro, per agevolare il monitoraggio integrale dei procedimenti che vedono coinvolte sia le strutture regionali sia i soggetti della rete istituzionale.
Il Network, che include i Responsabili della Prevenzione di AReSS, ADISU, ARPA, ARTI, ASSET (già AREM), ARIF, InnovaPuglia SpA, Puglia Valore Immobiliare SpA, Puglia Sviluppo SpA, Acquedotto Pugliese SpA, Aeroporti di Puglia SpA si configura, pertanto, sia quale struttura di raccordo per la condivisione di metodologie, criteri e informazioni in materia di prevenzione della corruzione, sia come strumento per il controllo dei procedimenti caratterizzati da una condivisione di competenze tra Regione ed Enti della rete istituzionale, con particolare riferimento alle ipotesi in cui questi ultimi operino quali Organismi intermedi o strutture di supporto istruttorio rispetto ai Servizi regionali.
Il raccordo esistente tra le strutture anticorruzione della Regione e quelle delle società partecipate e in house è stato rafforzato con la Deliberazione di Giunta regionale n. 812 del 5 maggio 2014, recante «Legge regionale n.26/2013, art.25 "Norme in materia di controlli". Linee di indirizzo per le società controllate e le società in house della Regione Puglia» portando, così, ad ulteriore compimento il disegno inaugurato con la creazione del Network istituzionale.
In particolare, le linee guida sui controlli hanno previsto che le Società controllate e le Società in house attuino gli adempimenti in materia di trasparenza e anticorruzione di cui alla Legge 190/2012 ("Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella Pubblica Amministrazione") raccordandosi con il Responsabile regionale e che trasmettano, prima dell'adozione da parte dei competenti organi statutari, il Piano triennale per la prevenzione della corruzione e della trasparenza e i relativi aggiornamenti ai Responsabili regionali in materia (i quali possono proporre modifiche o integrazioni nei 15 giorni successivi alla trasmissione); a questi, successivamente, sono anche fornite le comunicazioni relative agli adempimenti adottati in attuazione dei Piani.
Le Linee guida, inoltre, hanno riconosciuto espressamente che "lo scambio di informazioni ed il coordinamento di buone pratiche, misure di prevenzione e programmi di formazione viene assicurato dal Network Istituzionale dei Responsabili della Prevenzione della Corruzione - RPC , di cui all'Elaborato II, paragrafo 4, del PTPC approvato con Deliberazione di Giunta regionale n.66 del 4 febbraio 2014".
Condivisione di esperienze e formazione. L'attività di collaborazione tra i componenti del Network si è intensificata negli ultimi anni e ha portato non solo a un costante confronto e scambio di esperienze, ma anche alla decisione di condividere le attività formative - che sono state aperte ai dipendenti delle Società, delle agenzie e degli enti regionali - anche prevedendo nei rispettivi PTPCT programmi di formazione comuni.
In particolare nel dicembre 2016 il RPCT ha disposto l'istituzione di un tavolo tecnico ristretto - così come previsto dal Piano triennale anticorruzione 2014-2016 - costituito dal Responsabile per la prevenzione della corruzione della Regione e da cinque RPCT (due delle Agenzie e tre delle società) impegnati ad elaborare in maniera coordinata i piani per il triennio 2017-2019 e a condividere eventuali contributi da trasmettere all'Anac.
L'attività del Network ristretto nel tempo è proseguita ampliando sempre di più gli ambiti di discussione ed estendendo la condivisione oltre che alla formazione, anche alle misure organizzative di prevenzione della corruzione adottate dal RPCT della Regione Puglia.
Alla luce della fruttuosa esperienza maturata all'interno del Network istituzionale e con l'obiettivo di estenderne i vantaggi, il RPCT della Regione ha avviato i lavori per la costituzione di un Network in ambito sanitario al fine di creare una struttura di raccordo tra il RPCT della Regione e i RPCT delle Aziende e degli Enti del SSR pugliese. Nasce così il "Network Sanità", costituito formalmente con la Deliberazione di Giunta regionale n. 48 del 23.01.2018.
Già dai primi incontri sono state affrontate tematiche di notevole rilievo quali: il raccordo tra l'individuazione degli obiettivi ai fini della valutazione della performance dei Direttori generali di ASL e Istituti ed Enti del SSR e gli obblighi ed obiettivi stabiliti in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza; la necessità di adottare comuni metodologie di analisi del rischio; l'opportunità di condividere percorsi di formazione rivolti non solo ai RPCT, ma anche al personale dedicato.
Proprio in tema di formazione è stato concordato all'unanimità il Piano delle attività formative, selezionando le problematiche d'interesse comune quali: conflitto d'interessi (in tutte le sue possibili specificazioni legate, ad esempio, a: inconferibilità, incompatibilità o cumulo degli incarichi; pantouflage; incarichi extraistituzionali; gare d'appalto e composizione delle relative commissioni); sponsorizzazioni; donazioni; sperimentazioni; ALPI e Liste d'attesa.
Il RPCT della Regione ha assunto l'onere dell'organizzazione e della condivisione di attività seminariali dedicate, che hanno visto la partecipazione del personale dipendente di tutte le Amministrazioni coinvolte.
Il confronto e la condivisione di problematiche comuni favoriscono il raggiungimento degli obiettivi: tale considerazione ha indotto il RPCT della Regione a coinvolgere i due Network attraverso un Tavolo di lavoro unificato, al fine di cooperare nella predisposizione di misure di prevenzione della corruzione comuni, condividere i risultati del monitoraggio dei rispettivi PTPCT, raccordare i sistemi di controllo interni, programmare e condividere attività formative di comune interesse.