Dal bene confiscato
La Regione Puglia, a valere su risorse del P.O. PUGLIA FESR - FSE 2014-2020, Asse IX - “Promuovere l’inclusione sociale, la lotta alla povertà e ogni forma di discriminazione” - AZIONE 9.14 – “Interventi per la diffusione della legalità”, finanzia la ristrutturazione e rifunzionalizzazione dei beni immobili confiscati alle mafie, ha promosso l’Avviso “Dal Bene confiscato al Bene riutilizzato: strategie di comunità per uno sviluppo responsabile e sostenibile” con una dotazione finanziaria pari a € 8.000.000,00.
L’Avviso ha sostenuto 12 proposte di recupero e rifunzionalizzazione di immobili confiscati alle mafie, da parte dei Comuni pugliesi.
Le attività di rifunzionalizzazione hanno garantito la restituzione alla comunità di nuovi spazi e la piena fruizione dei beni da parte di tutta la comunità, la promozione dell’inclusione sociale e la rimozione di ogni forma di discriminazione.
Le proposte di riutilizzo sociale hanno riguardato i seguenti ambiti di intervento:
- iniziative per la produzione di beni ed erogazione di servizi in favore delle fasce marginali (es. servizi di cohousing anziani/giovani, inclusione immigrati, disabili, donne e minori vittime di violenza, servizi di supporto alla genitorialità, servizi sanitari per la collettività, mediazione familiare, sportelli di ascolto, gruppi di auto mutuo aiuto, ecc.);
- riutilizzo di fabbricati rurali con annesso terreno per la promozione del settore agroalimentare pugliese e dell’agricoltura sociale (es. inclusione sociale e lavorativa di ex detenuti, ex tossicodipendenti, disabili e disoccupati over 50 da indirizzare in attività per la produzione agricola bio, apicoltura e produzioni vitivinicole, con la creazione di un marchio etico contro lo sfruttamento lavorativo);
- recupero strutturale e funzionale di alloggi da destinare a progetti pilota per percorsi di vita indipendente rivolti a disabili (es. ideazione e realizzazione di strumenti di domotica tecnologicamente avanzati per l’autonomia di persone con gravi disabilità);
- interventi di cittadinanza sociale (es. attivazione della cittadinanza attiva, centri di aggregazione sociale, attività sportive, culturali e ricreative, formazione civica, ecc.);
- tutela e valorizzazione del territorio (es. valorizzazione del patrimonio ambientale, culturale, artistico, ecc.);
- attività di coworking solidale per nuove esperienze autonome e produttive di lavoro (es. inteso come luogo che soddisfa dei bisogni di avere uno spazio di lavoro condiviso con la possibilità di avere uno spazio creato a misura di bambine e bambini a supporto della genitorialità priva di una rete familiare supportiva).